
La Cassa Rurale vuole offrire agli Enti pubblici del territorio di competenza il servizio di tesoreria e/o di cassa. Tale servizio viene erogato con accentramento del servizio presso la propria Capogruppo Cassa Centrale Banca, che in tale veste assume il ruolo di Tesoriere Associato, attraverso la costituzione di un’A.T.I.
La Cassa Rurale, oltre che rivestire il ruolo di Tesoriere Capofila, mantiene un ruolo di riferimento e di supporto diretto per gli Enti per i quali il servizio viene svolto. La Cassa Rurale e Capogruppo assumono quindi nei confronti dell’Ente pubblico i compiti del tesoriere di cui al D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL).
Il Servizio Tesorerie Enti Pubblici della Capogruppo è responsabile della gestione ordinaria (incassi, pagamenti e bilancio), delle altre attività peculiari del servizio (anticipazioni di cassa, pignoramenti), della gestione della Tesoreria Unica Telematica, della rendicontazione agli enti e della gestione delle segnalazioni statistiche alla Banca d’Italia.
La Cassa Rurale, valuta in autonomia l’eventuale partecipazione ai bandi di gara e stabilisce le condizioni da offrire. Nell’offerta economica la Cassa Rurale valuta il bando con obiettivi di sostanziale equilibrio economico sulla base delle seguenti condizioni minime:
- Un compenso per il tesoriere commisurato alla mole di operatività (numero di mandati, pagamenti, reversali ed incassi), che non includa il servizio di custodia di titoli e valori e per tale ragione va considerato esente da IVA ai sensi art. 10, primo comma n. 1 - DPR 633 del 1972;
- Un compenso eventuale separato per il servizio di custodia di titoli e valori presso il Tesoriere, che va assoggettato ad IVA (tale compenso può essere di importo molto contenuto);
- La possibilità di prevedere uno spread negativo rispetto ad un parametro di rifermento di mercato (ad. es. Euribor) per la remunerazione delle giacenze di cassa dell’Ente;
- La possibilità di prevedere uno spread positivo rispetto ad un parametro di rifermento di mercato (ad. es. Euribor) per la remunerazione delle anticipazioni di cassa dell’Ente;
- Nessun obbligo contrattuale di natura derivativa (ad es. obbligo di installare un ATM, di avere uno sportello nel comune di riferimento, di orari minimi di apertura al pubblico, ecc.);
- L’opzione per un eventuale rinnovo della convenzione, dove consentito dalla Legge, deve prevedere specificamente l’accordo tra le parti (ente e Cassa Rurale) e non la sola opzione a favore dell’Ente
- La possibilità per la Cassa Rurale di valutare o meno (e quindi non l’obbligo) l’offerta di altri servizi opzionali (ad esempio POS, InBank, Servizio SEDA, carte prepagate o di debito o di credito, ecc.).
Per quanto riguarda il compenso di cui al punto a), nella tabella sottostante vengono indicati alcuni valori di riferimento per rendere il bando economicamente sostenibile e favorire anche la partecipazione di altri Istituti di credito: